Curiosando... al Museo

34 - Il serpente sulla bilancia

CURIOSANDO AL MUSEO - Appunti di storia, scienza, tecnologia e didattica è una rassegna digitale a cura del Museo della Bilancia.

Il serpente sulla bilancia

Quando fino alla prima metà del Novecento bilance e stadere venivano costruite come pezzi unici, gli artigiani le personalizzavano sia in base a canoni stilistici tipici del periodo sia seguendo criteri estetici personali. Tra i vari animali che abbiamo individuato sulle bilance (protomi di bovini, arieti, delfini, draghi immaginari, anatre…) i più ricorrenti sono certamente i serpenti. Ben adattandosi, con la loro forma affusolata, a decorare le estremità dei gioghi oltre che le bilance farmaceutiche, spesso identificate dal caduceo, li rinveniamo anche sui ganci dei romani.

Lodovisi nel suo saggio sul simbolismo in Spade e stadere espone varie interpretazioni e significati che sono stati attribuiti a questo animale […] il serpente emergeva come una epifania dalla terra ed era protagonista di numerosi racconti mitologici simboleggiando, di volta in volta, il creatore del Cosmo, il progenitore del genere umano, la potenza distruttrice e uno degli esseri sacri per antonomasia, dotato del potere di vita e di morte che lo rendeva il simbolo dello spirito ancestrale, guida alla terra dei morti e protagonista dei processi di trasformazione e ritorno.

Quando è sul corrente dei romani è plausibile l’interpretazione che assegna al serpente l’attitudine all’inganno – che sulla bilance si traduce nel peso falso – attitudine che viene piegata dalla mano del pesatore che guida il romano (si auspica con onestà) lungo l’asta della stadera.

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