78- Tutti i Nobel per la Fisica made in Italy

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Con il recente riconoscimento a Giorgio Parisi il numero di Nobel per la Fisica assegnati a scienziati italiani è arrivato a sei. 
Il primo Nobel italiano per la fisica venne assegnato nel 1909 a Guglielmo Marconi con questa motivazione: "per il riconoscimento del loro contributo allo sviluppo della telegrafia senza fili", dove il "loro" si riferisce alla condivisione della vincita con il fisico di origine tedesca Karl Ferdinand Braun.
Per il secondo premio Nobel per la fisica bisognerà attendere quasi trent'anni: nel 1938 lo scienziato romano Enrico Fermi risultò vincitore solitario e per una doppia scoperta: "per la dimostrazione dell'esistenza di nuovi elementi radioattivi prodotti per bombardamento da neutroni, e per la scoperta del potere dei neutroni rallentati". Come si apprenderà poco tempo dopo però, grazie al lavoro mai riconosciuto di Lise Meitner, la prima delle due motivazioni si dimostrò errata, ma questo nulla vuole togliere al lavoro dei ragazzi di via Panisperna, nome con cui erano noti fisici del gruppo di Fermi. Nel 1959 fu la volta di Emilio Gino Segrè, uno dei ragazzi di Fermi, condiviso con lo statunitense Owen Chamberlain. In questo caso la nazione associata anche a Segrè risulta essere quella degli USA, ma non c'è alcun dubbio sull'appartenenza italiana del premio, nato dal lavoro svolto a Roma negli anni Trenta. La motivazione recita: "per la loro scoperta dell'antiprotone". 
Avvicinandoci nel tempo ai giorni attuali, il quarto Nobel per la fisica assegnato ad italiani venne assegnato a Carlo Rubbia nel 1984, condiviso con l'olandese Simon van der Meer "per il loro decisivo contributo al grande progetto che portò alla scoperta delle particelle di campo W e Z, portatori dell'interazione debole". 
Nel 2002 poi fu la volta del fisico genovese Roberto Giacconi, vincitore di metà premio Nobel "per il pioneristico contributo all'astrofisica, che ha portato alla scoperta delle sorgenti di raggi X cosmici". 
 
collaborazione con narrascienza.org
 
 
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