92- Monete sotto tensione

CURIOSANDO AL MUSEO - Appunti di storia, scienza, tecnologia e didattica è una rassegna digitale a cura del Museo della Bilancia

È possibile poter usare una moneta come un cucchiaino? Quanta acqua potrebbe portare? Difficile rispondere a queste domande, vero? 

Proviamo a fare un esperimento: ci servirà una monetina, un contagocce (se non lo avete potete usare le dita) e dell'acqua. L'obiettivo della prova è contare quante gocce riusciamo a mettere sopra la nostra moneta. Innanzitutto mettiamo la moneta su di una superficie piana e aggiungiamo l'acqua una goccia per volta col contagocce. Se usiamo il dito basta immergerlo in un bicchiere d'acqua e poi aggiungere delicatamente la gocciolina che si forma in punta (una per volta!). Ci siete riusciti? 
 
Quando abbiamo aggiunto un po' di gocce, cominciamo a vedere che sopra alla nostra moneta si forma una "cupola". Questo accade perché tutte le molecole d'acqua si attraggono e cercano di non separarsi, dando origine ad una forza capace di tenerle assieme, come se ci fosse sopra all'acqua una specie di pellicola. Questa forza prende il nome di tensione superficiale. Sulla moneta troverete molta più acqua rispetto alle attese: spesso la cupola è più grande della moneta stessa! 
Ora, complichiamo ulteriormente: provate a bucare l'acqua con uno stuzzicadente. 
Cosa succede? Se sarete stati abbastanza delicati la goccia sulla moneta rimarrà intatta. Al contrario se la punta dello stuzzicadente è stata bagnata nel detersivo per piatti la goccia si romperà immediatamente. 
Come mai? Perché il detersivo contiene sostanze che "convincono" le molecole d'acqua a ...mollare la presa con le loro simili! 
 
 
In collaborazione con narrascienza.org
 
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