Curiosando... al Museo

123- Ispettrice dei pesi e misure: quando essere donna è un valore aggiunto

CURIOSANDO AL MUSEO - Appunti di storia, scienza, tecnologia e didattica è una rassegna digitale a cura del Museo della Bilancia.

Nel numero 36 anno 44° del 7 agosto 1913 del settimanale Illustrazione popolare. Giornale delle famiglie uscito per i tipi dei Fratelli Treves di Milano è pubblicato un piccolo trafiletto dal titolo “Le donne nei servizi pubblici”. Si racconta che il commissario della sezione pesi e misure di New York, per ovviare alle crescenti frodi sul peso ad opera dei venditori ambulanti, e dal momento che gli ispettori erano ormai troppo conosciuti dai rivenditori, ebbe l'idea di creare delle ispettrici, che avrebbero destato meno sospetto nel frequentare i mercati, luogo peraltro popolato da tante donne. Si legge testualmente: "La trovata del commissario ebbe esito felicissimo, e le numerose contravvenzioni che le nuove ispettrici denunciano giornalmente ne sono la prova più chiara. Esse, come ogni altro acquirente, possono avvicinarsi alla bancherella del venditore ambulante, fingere di fare il loro acquisto e -senza destar alcun sospetto - verificare a colpo d'occhio la regolarità o meno della bilancia e dei pesi." 

Interessante la foto allegata all'articolo che mostra un ambulante che vende la mercanzia pesandola con una bilancia a molla: in altre città degli Stati Uniti, a quell'epoca, erano in vigore delle ordinanze, emanate alcuni decenni prima, che vietavano il commercio e la vendita con questo tipo di bilance. A New York, se la ripresa fotografica è stata fatta li, sembrerebbe invece ancora concesso.
 
 
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