53- E' tutta questione... di pancia

CURIOSANDO AL MUSEO - Appunti di storia, scienza, tecnologia e didattica è una rassegna digitale a cura del Museo della Bilancia.

 

Di recente acquisizione sono due nastri misuratori per la determinazione del peso del bestiame vivo, ad uso di veterinari, allevatori e commercianti.

Sfruttano entrambi il concetto in base al quale prendendo delle specifiche misure dgli animali si poteva conoscerne immediatamente il peso senza l'uso della bilancia. Tutti e due hanno una doppia scala, da un lato metrica e dall'altro con dei valori che servono a calcolare il peso.

Il più antico (con custodia in ottone) si basa su un'invenzione di fine '800 di Markus Matievic di Klagenfurt ed è stato costruito dalla H. Hauptner, ditta specializzata in strumenti di veterinaria. Grazie ad indicazioni toponomastiche, ad una filigrana rinvenuta sulla carta e a informazioni rinvenute sulle varie aziende coinvolte lo possiamo datare tra il 1930 e il 1943. Con questo metro si dovevano prendere tre misure (due semi circonferenze ed una misura obliqua del tronco) e alla loro somma sottrarre un numero compreso tra 719 e 721 in base alla fase di ingrasso dell'animale. Si andava poi a cercare questo risultato sul lato del metro con i numeri scritti in rosso e in corrispondenza della lineetta, dall'altro lato, si leggeva il peso, indicato con il colore nero.

Il secondo nastro, Praktikus, anch'esso di produzione tedesca, è coperto da copyright secondo una legge del giugno 1901. Con questo metro era sufficiente prendere la sola circonferenza dell'animale poco dietro le zampe anteriori e comparare la misura sulle retrostanti scalde dei pesi (animali normali e ingrassati, maiali e vitelli giovani (50-245 kg) e bovini ingrassati fino a 1080 kg), i cui valori sono anche sulla custodia. Certamente un'operazione più veloce!

 

 

scarica il depliant

 

Foto