109- Il bilanciaio Geminiano Vaccari

CURIOSANDO AL MUSEO - Appunti di storia, scienza, tecnologia e didattica è una rassegna digitale a cura del Museo della Bilancia

Che sia modenese, lo evidenzia anche il nome. Che sia bilanciaio, lo certifica l'Ufficio Metrico. Sua è infatti la placchetta in ottone con il marchio con il quale intendeva contrassegnare le bilance uscite dalla sua officina. Siamo nell'ultimo quarto del XIX secolo e data al 1891 una fattura da lui emessa nella cui intestazione è evidenziato il mestiere: fabbricatore di istrumenti metrici. Poco sotto compaiono due indirizzi e la lettura di guide commerciali dell'epoca ne spiega il perché. 
In via Sant'Orsola 5, in società coi fratelli, costruiva mobili e letti in ferro; in via Canalino 19 era invece collocata la produzione di bilance, pesi e misure. La costruzione di bilance diventa poi prevalente e nel 1906 diviene l'unica. È curioso notare che lo stesso indirizzo di via Canalino venga indicato come sede anche del bilanciaio modenese Odoardo Bucci, in attività almeno dal 1886 e per breve periodo in società  con Boni Alfonso (vedi Curiosando 101). 
Dall'incudine di Geminiano Vaccari è uscito un manufatto che si può tuttora ammirare all'interno della chiesa di San Francesco in Rocca a Sassuolo: si tratta della cancellata in ferro battuto con ornamenti in ottone collocata a chiusura della cappella del SS. 
Crocifisso, meglio noto come Sacro Tronco. Su disegno di Ciro Zironi la cancellata viene consegnata nella primavera del 1893. 
 
 
 
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